Gent. Colleghe, Cari Colleghi,
benvenuti alla II Edizione del congresso “CARDIO NEWS 2025”, l’appuntamento annuale dove alcuni tra i più rilevanti esponenti si confrontano sulle tematiche più attuali e rilevanti in ambito scientifico-cardiologico.
La pandemia sembra ormai un lontano ricordo ma le patologie del sistema cardiovascolare rimangono ancora la prima causa di morbilità e mortalità nel mondo occidentale; inoltre, bisogna considerare che il burden di rischio è aumentato in questo periodo post-pandemico, a causa delle comorbilità cardiovascolari secondarie alla malattia SARS-CoV-2. Questo ci ha insegnato quanto la prevenzione degli eventi cardiovascolari debba rimanere uno degli obiettivi principali della comunità medico-scientifica dei paesi industrializzati, seppur in un periodo nel quale, a causa della pandemia e di crisi internazionali di vasta portata, le risorse per la spesa sanitaria scarseggiano nei vari paesi.
Lo scopo dell’evento è quello di far luce problematiche inerenti i fattori emergenti di rischio cardiovascolare e sulle novità più rilevanti sia della cardiologia clinica che di quella interventistica.
Partendo dalle evidenze scientifiche e con il prezioso contributo dei Relatori e Moderatori, vengono affrontate e discusse tematiche importanti nei campi della prevenzione cardiovascolare, della gestione e trattamento delle sindromi coronariche acute e della sempre più incessante ricerca di trovare strategie terapeutiche più adeguate nella prevenzione o nel trattamento dello scompenso cardiaco.
È vero che il progresso scientifico risulta molto spesso legato ad un aumento della spesa sanitaria ma quale è il costo della vita? Probabilmente la pandemia ha insegnato a noi tutti quanto sia fondamentale investire in ambito sanitario poiché la salute ed il benessere fisico dei cittadini rappresentano le fondamenta della nostra economia; siamo pertanto fiduciosi che le eventuali criticità del momento storico che stiamo attraversando non mettano a rischio il successo terapeutico raggiunto in questi anni. La comunità medico-scientifica deve mantenere alta la guardia e per nessun motivo deve consentire che questo si ripercuota sull’obiettivo che il medico deve perseguire e cioè quello di continuare sulla strada della prevenzione e/o trattamento delle patologie cardiovascolari, che sicuramente ha contribuito in questi decenni a migliorare l’aspettativa e la qualità di vita nelle popolazioni occidentali.
Speriamo che il dibattito tra i vari Relatori/Moderatori e i Discenti partecipanti al congresso, sia l’occasione per un confronto ed una crescita culturale e scientifica importante per continuare ad assistere, in modo eccellente, i nostri pazienti.